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Pochi mesi per mettersi in regola con le irroratrici

Dovrebbe ormai essere noto alla maggior parte degli imprenditori agricoli l’obbligo di sottoporre periodicamente le attrezzature per l’irrorazione dei prodotti fitosanitari a “controllo funzionale”, per effetto delle norme di recepimento della direttiva europea sull’uso sostenibile dei pesticidi (Dir. 2009/128/Ce).

Da fine novembre 2016, infatti, le aziende agricole potranno utilizzare solo irroratrici che abbiano superato positivamente il controllo funzionale eseguito da un “Centro prova” accreditato. Questo significa che, dal prossimo anno, eventuali controlli sul rispetto della “condizionalità”, eseguiti nelle aziende agricole che usufruiscono di contributi comunitari, verificheranno anche la certificazione di superato controllo funzionale delle irroratrici in uso. La scadenza, purtroppo, non è prorogabile poiché è un termine stabilito da norma comunitaria e rispettarla sarà un impegno notevole per evitare possibili sanzioni da parte della Unione europea, come ha rilevato una recente circolare del MIPAAF inviata alle Regioni per sollecitarle ad incrementare i controlli e la nascita dei necessari “Centri prova” accreditati presso cui eseguirli. In Italia le irroratrici non sono né immatricolate né censite ma stime attendibili indicano la presenza di circa 600.000 macchine operanti sul territorio nazionale. Sulla maggior parte di queste non è ancora stato eseguito il controllo funzionale. (terraevita.it)

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