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Bruxelles, sul tavolo questione San Marzano e Lambrusco

Dal vino Lambrusco, al Pomodoro San Marzano, all'olio tunisino, il confronto fra Roma e Bruxelles passa anche dal settore dell'agroalimentare, uno dei comparti dove brillano le eccellenze del made in Italy.

Mentre si combatte una battaglia sulla flessibilità sul fronte politico, alcune questioni 'agricole' sono sul tavolo. L'ultimo fronte aperto pochi giorni fa tra Roma e Bruxelles è quello della varietà di pomodoro San Marzano che, secondo il commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan, può essere coltivata anche al di fuori dell'area geografica delimitata, cioè quella della Dop italiana ‘Pomodoro San Marzano dell'Agro sarnese-Nocerino’. Altra questione spinosa è quella del tentativo da parte della Commissione europea di rivedere il regolamento che tutela i vini Dop e Igp, liberalizzando le denominazioni di quei vini che prendono il nome dal vitigno come Lambrusco, Vermentino e in parte il Sangiovese. Forti proteste fra i produttori italiani di olio suscita anche la proposta del capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, di mostrare solidarietà ai vicini tunisini in grave crisi dopo gli attacchi terroristici, aumentandone l'export di 35 mila tonnellate l'anno d'olio a dazio zero, per il 2016 e il 2017. La decisione, che certo impatterebbe pesantemente sull'olio italiano e in particolare su quello della Puglia regione già colpita dal problema della Xylella, è al vaglio della plenaria dell'Europarlamento il prossimo 25 febbraio.

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